Il Centro Materia Rinnovabile sta promuovendo e realizzando un progetto con lo scopo di favorire i rapporti tra domanda e offerta di materiali recuperati, nelle filiere dell’edilizia e delle infrastrutture.
L’opportunità di sviluppare questa iniziativa è dettata da diversi fattori, tra i quali:
- Un forte orientamento da parte della Commissione europea verso l’Economia circolare, vale a dire verso pratiche che favoriscano – soprattutto nei settori a maggior consumo di materie prime – l’impiego di “materiali rinnovati” (recuperati, riciclati, reimpiegati o reinventati) anziché il prelievo di risorse primarie.
- Un orientamento, europeo e nazionale, verso la riqualificazione delle strutture esistenti anziché verso nuovo consumo di suolo, con una conseguente diversa (e più sostenibile) concezione dell’edificare.
- Una crisi profonda del settore, sia dal punto di vista economico sia occupazionale, che impone l’innovazione delle tecniche e la creazione di nuovi rapporti economici tra i diversi segmenti della filiera.
- Una nuova regolamentazione degli appalti pubblici che prevede, per tutte le costruzioni sottoposte a queste procedure, il rispetto di alcuni “Criteri ambientali minimi” (CAM), tra i quali un impiego consistente di materiali recuperati.
Questi radicali mutamenti dello scenario devono essere indagati per le conseguenze concrete che determinano nelle attività delle imprese, alle diverse scale dimensionali e territoriali che caratterizzano il settore. E occorre esaminare le problematiche sia dalla parte della domanda (imprese di costruzione), sia dalla parte dell’offerta (imprese che definiamo “Valorizzatori” e che producono materiali rinnovati o prodotti per l’edilizia che li contengono).
Data l’ampiezza del tema, per sviluppare la ricerca il Centro Materia Rinnovabile ha costruito meccanismi di consultazione e confronto con le principali associazioni di categoria nel settore e con alcuni referenti istituzionali. In particolare, sono state formalizzate le collaborazioni con: Ance, Fise Unire/Anpar, Cna/Cna Costruzioni, Confartigianato/Anaepa, Federbeton/Atecap, Confcooperative. In accordo con le associazioni di categoria, è stata avviata una serie di approfondimenti specifici con un piccolo gruppo di imprese, leader nelle buone pratiche, che costituiscono un punto di riferimento per le innovazioni tecnologiche praticabili. Queste stesse imprese diventano i Partner sostenitori che forniscono le risorse per alimentare l’attività di ricerca.
Obiettivo della ricerca è trovare soluzioni condivise con gli operatori del settore, attraverso una consultazione che si estende a incontri e convegni nei quali vengono presentate le diverse fasi di elaborazione, per arrivare a proporre ai decisori politici e istituzionali un “pacchetto” di soluzioni, vale a dire gli strumenti normativi, tecnici ed economici che potrebbero accelerare e favorire un uso ecoefficiente dei materiali all’interno della filiera.
L’ipotesi da verificare è che, per rendere efficace questa svolta, sia opportuno creare uno o più Sistemi collettivi per l’Edilizia e le Infrastrutture. Cioè forme associate di imprese del settore, capaci di aggregare e integrare le azioni in questi comparti, generando economie di scala.
A seguire viene rappresentata la costruzione della ricerca con le sue fasi di attuazione, i materiali analizzati, le proposte formulate e il sistema globale dei flussi di materiali coinvolti.
LEGENDA SCHEMA
Nel “mondo” della Costruzione e Demolizione (C&D) sono individuati i processi principali che compongono il sistema: Costruzione, Demolizione, Gestione/Logistica rifiuti, Valorizzazione | |
Ci sono diversi flussi di materia coinvolti nel sistema di C&D con un buon potenziale di valorizzazione. Ogni flusso è legato agli altri e tutti insieme compongono il sistema globale che può autosostenersi | |
Le aziende interessate alla valorizzazione dei rifiuti da C&D e coinvolti in uno dei processi identificati, sono sostenitrici della ricerca e con la loro esperienza forniscono i necessari supporti tecnici | |
Le Associazioni di categoria coinvolte nel sistema di C&D sono i partner che supportano la ricerca e il progetto rappresentando gli interessi delle aziende del loro settore | |
L’Unione Europea sostiene e promuove l’economia circolare nel mondo dell’edilizia. Le Best Practices e i documenti inerenti l’economia circolare in edilizia applicati e funzionanti in altri paesi europei, sono stati presi da modello per la ricerca | |
Per il corretto svolgimento della ricerca sono stati analizzati diversi documenti inerenti al sistema C&D, sono stati ascoltati tutti gli attori coinvolti, questionari, colloqui, interviste ecc… | |
Al termine delle diverse fasi della ricerca e del progetto vengono prodotti dei documenti diversi: documentazioni e approfondimenti, proposte in materia normativa (decreti, End of Waste, specifiche tecniche), best practice ecc… che vengono sottoposti alle parti istituzionali in causa |
OBIETTIVO
Il Centro Materia Rinnovabile (CMR) ha il compito di mediatore tra le Associazioni di categoria del settore Costruzione e Demolizione (C&D), le aziende dei diversi settori del sistema C&D, il Ministero dell’Ambiente e la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. L’obiettivo del CMR è quello di favorire i rapporti tra domanda e offerta di materiali recuperati nelle filiere dell’edilizia e delle infrastrutture, utilizzando i principi dell’economia circolare e puntando a un maggiore riuso e valorizzazione di tutti i materiali coinvolti.
FASI DELLA RICERCA
Il progetto “Edilizia e infrastrutture verso l’economia circolare” è suddiviso in 2 fasi.
La prima fase corrisponde alla raccolta di tutte le osservazioni, problematiche, suggerimenti e un costante confronto con le associazioni di categoria e le istituzioni coinvolte, per arrivare a delle proposte e conclusioni condivise che soddisfino tutti gli stakeholder partecipanti.
- Incarico e Collaborazione con il Ministero dell’Ambiente: spiegazione della ricerca e del progetto – settembre 2016 (Allegato A)
- Questionario alle associazioni di categoria: inizio dell’indagine e raccolta dei materiali – ottobre 2016 – gennaio 2017 (Allegato B)
- Convegno Commissione bicamerale: esposizione della ricerca alla Commissione di inchiesta (documenti e filmati) – 9 marzo 2017 (Allegato C.1 e Allegato C.2)
- Prime proposte al Ministero dell’Ambiente: illustrazione della prima bozza di proposte scaturite dalla ricerca – 22 maggio 2017 (Allegato D)
- Audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta: spiegazione delle proposte finali della ricerca – 25 luglio 2017 (Allegato E)
- Incontro presso la Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento (RIN) Ministero dell’Ambiente: spiegazione delle proposte finali della ricerca – 26 luglio 2017 (Allegato E)
La seconda fase (settembre 2017 – febbraio 2018) consiste nella realizzazione delle proposte sviluppate nella prima fase attraverso la creazione di End Of Waste specifici per ogni materiale valorizzabile nel sistema di C&D e specifiche tecniche da applicare in ogni processo. Create le “regole” che permettono al sistema di funzionare, viene formulato un progetto di sistema generale e la costruzione dell’Extended Producer Responsibility (EPR). Il progetto può essere applicato come caso di studio a un’area specifica del territorio italiano. Sarà effettuato un evento di presentazione del progetto.
- I quattro processi del sistema di C&D coinvolgono le rispettive Associazioni di Categoria e aziende.
- In INPUT vengono analizzati diversi documenti per risolvere le problematiche emerse da ogni processo coinvolto.
- Ogni processo è strettamente legato a quello successivo e a quello precedente influenzandosi l’un l’altro.
- I meccanismi da modificare e migliorare per il raggiungimento dell’obiettivo di economia circolare nel settore dell’edilizia, sono soprattutto tra un processo e l’altro.
- Per ogni processo del ciclo vengono formulate proposte di intervento specifiche
- Per ogni processo del ciclo vengono identificate le idonee specifiche tecniche, nell’ ottica della valorizzazione dei rifiuti e utilizzo di materiali sostenibili per rispettare i principi dell’economia circolare.
- Viene creato un End Of Waste (EOW) specifico per ogni singolo materiale facente parte del sistema di C&D.
- Le proposte vengono utilizzate come base per il funzionamento e la costruzione dell’intero sistema.
Flussi di materiali valorizzabili coinvolti nel sistema e per cui viene costruito un End Of Waste specifico. Alcuni derivano direttamente dal sistema di C&D, altri da processi industriali esterni e possono essere reinseriti nel ciclo come nuova materia prima.
PARTNER SOSTENITORI
ANCE
FISE UNICIRCULAR – ANPAR
CNA – CNA COSTRUZIONI
CONFARTIGIANATO – ANAEPA
FEDERBETON – ATECAP e AITEC
AITEC – Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento – è dal 1959 organo di rappresentanza dell’industria cementiera nazionale. Ad AITEC, aderente a Confindustria e membro di Cembureau (Associazione Europea del Cemento) sono associate tutte le principali aziende del settore che, con oltre 69 unità produttive distribuite sul territorio nazionale, rappresentano oltre l’83% della produzione nazionale di cemento.
LEGACOOP
ECOPNEUS
PVC FORUM ITALIA
GRUPPO REA
ASCOMEDIL
EFFE-CI
GBC
NAD
RILEGNO
AMBIENTE PARCO
Al suo interno ospita sei percorsi interattivi (Natur.Acqua, Alimenti.amo, il gioco delle 4R, Casa Eco.logica, Filo.Conduttore, Mate.Land), distribuiti tra gli edifici e il verde esterno. Tutti gli spazi sono stati progettati e realizzati per informare, incuriosire e generare consapevolezza sulle tematiche scientifiche e ambientali.
OFFICINA DELL’AMBIENTE
RMB
La “mission” di RMB è lavorare sempre meglio il rifiuto garantendo il recupero di una quantità crescente di frazioni valorizzabili che diventeranno fonti alternative alle materie prime estratte in natura, riducendo al minimo lo smaltimento in discarica nel rispetto delle direttive europee di settore, identificabile come concretizzazione dell’economia circolare.
CONSORZIO CEREA
In aggiunta di altre attività, il Consorzio Cerea S.p.A. opera lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, finalizzato alla produzione di materie prime per l’edilizia e lo stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi. L’intero processo di trattamento di rifiuti è finalizzato alla produzione di aggregati artificiali conformi alle specifiche norme tecniche armonizzate.
UNIVERSITA’ COMMERCIALE LUIGI BOCCONI – IEFE
POLITECNICO DI MILANO – Dipartimento DICA
Tra gli obiettivi più importanti del dipartimento vi è quello di favorire la trasversalità tra le discipline caratterizzanti l’Ingegneria Civile e Ambientale, consentendo di affrontare le problematiche del settore con un approccio integrato.